Che cos’è il letrozolo

Che cos’è il letrozolo

È importante monitorare attentamente la comparsa di questi sintomi e segnalarli al medico curante. Il letrozolo agisce inibendo l’enzima aromatasi, responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni, in particolare nel tessuto adiposo, muscolare e nel tumore stesso. Questo processo è particolarmente rilevante nelle donne in post-menopausa, dove la maggior parte degli estrogeni è prodotta proprio attraverso l’aromatasi. In ratte e coniglie gravide il letrozolo si è dimostrato embriotossico e fetotossico a seguito di somministrazione orale a dosi clinicamente rilevanti.

Che cos’è il letrozolo

  • Grazie alla sua azione, il letrozolo è impiegato nel trattamento di tumori ormono-dipendenti.
  • In particolare, sembra che il tamoxifene sia in grado di diminuire notevolmente la concentrazione plasmatica del farmaco, diminuendone così l’efficacia terapeutica.
  • È commercializzato sotto diversi nomi e viene somministrato per via orale.
  • Letrozolo 2.5 mg è un farmaco cruciale nel trattamento della sindrome da recettore ormonale positivo cancro al seno nelle donne in postmenopausa.
  • Il tempo mediano alla progressione è stato di 12.1 mesi per letrozolo e di 6.4 mesi per tamoxifenenelle pazienti con sede di malattia solo nei tessuti molli e una mediana di 8.3 mesi per letrozolo e di 4.6 mesi per tamoxifeneNelle pazienti con metastasi viscerali.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Letrozolo altera lievemente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve essere usata cautela quando si guidano o si usano macchinari dal momento che con l’uso di letrozolo sono stati riportati stanchezza e capogiri e non comunemente sonnolenza.

Né i livelli plasmatici di LH e FSH, la funzione tiroidea, valutata in base al TSH e al test dell’uptake di T4 e T3, vengono influenzati dal letrozolo. Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con letrozolo nella fase metastatica e circa l’80% delle pazienti in trattamento adiuvante, cosi come nel trattamento adiuvante dopo terapia Drostanolone Propionate (Masteron) 100 mg Moldavian Pharma standard con tamoxifene, hanno manifestato delle reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento. Il metabolismo di letrozolo è mediato – a livello epatico – principalmente dal citocromo P3A4, un isoenzima del citocromo P450.

Come funziona il letrozolo?

La somministrazione concomitante di letrozolo con questa tipologia di farmaci dovrebbe, pertanto, essere evitata. Da studi condotti in vitro, sembra che il letrozolo sia in grado di inibire gli isoenzimi P2A6 e P2C19 del citocromo P450. In ogni caso, è necessario informare il medico se si stanno assumendo – o se sono stati recentemente assunti – farmaci di qualsiasi tipo, compresi farmaci da banco e prodotti omeopatici e/o erboristici. Prima di iniziare il trattamento con letrozolo, è necessario informare il medico di eventuali altri farmaci assunti, poiché possono interagire e alterare l’efficacia o aumentare il rischio di effetti collaterali. La terapia con letrozolo richiede un monitoraggio regolare e può necessitare di aggiustamenti nel corso del tempo. 1.551 donne che sono passate dal placebo a letrozolo in un periodo mediano di 31 mesi (intervallo da 12 a 106 mesi) dopo il completamento della terapia adiuvante con tamoxifene.

4 Analisi esplorative dei tempi di follow-up alla data del passaggio (se verificatosi) nel gruppo di trattamento con placebo. Le frequenze per la DFS a 5-anni erano dell’84% per letrozolo e dell’81,4% per il tamoxifene. C.tamoxifene per 2 anni seguito da letrozolo per 3 anni; D.letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni.

Con numerose storie di successo e studi clinici a supporto della sua efficacia, il Letrozolo continua a essere un farmaco essenziale nella medicina moderna. Tra i più comuni si annoverano vampate di calore, dolori articolari, affaticamento e nausea. Meno frequentemente, possono verificarsi disturbi del sonno, vertigini e aumento di peso.

È necessario comunicare all’oncologo che vi ha in cura qualunque effetto collaterale che ritenete possa essere connesso con la terapia. Le terapie ormonali agiscono interferendo con la produzione o con l’azione di particolari ormoni. Gli ormoni sono sostanze che l’organismo produce naturalmente, che fungono da ‘messaggeri’ chimici e contribuiscono a controllare l’attività delle cellule e dei vari organi. La curva AUC e l’emivita t1/2 sono aumentate rispettivamente del 95 e 187%.

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